BIOGRAPHY
Ricerca artistica
Simona Galeotti, visual artist dal 1996 indaga nei suoi progetti d’arte l’ESISTENZA.
Studia l’essere umano nel suo esperire quotidiano e il suo intreccio con le possibili dimensioni parallele e l’invisibile energia che ci guida e si muove secondo eterne Leggi Universali. Pensa che i desideri e le passioni creino la storia -traccia dello spazio/tempo- e che tutta questa energia funga da linfa vitale per l’universo. Ispirandosi al pensiero di André Breton nel suo libro L’Arte Magica, alla fisica quantistica e al concetto di Einstein sulla luce, la sua ricerca estetica in continua sperimentazione, si concentra sulle azioni umane, sulla coscienza e sul limite del pensiero antropocentrico. Nelle sue ultime opere, Progetto Mistici, Storie di Spettri e di Fantasmi, Progetto Avatar, In Lumine e CogitoErgoSum project, l’attimo si cristallizza nel passaggio di stato tra materia e antimateria, catturando reminiscenze attraverso l’uso di vari medium artistici dai minerali al digitale, rendendo eclettici i vari progetti che ha esposto negli anni. Il denominatore comune è la memoria, il Genius Loci del Cuore.
Vita
Sin dalla giovane età ha avuto la possibilità di frequentare figure di rilievo spirituale come Gustavo Adolfo Rol, un maestro del gruppo di G.I. Gurdjieff a Torino e Sai Baba a Puttaparthi in India. Il proprio percorso artistico è stato arricchito visitando affascinanti architetture come per esempio Stonehenge, Chichén Itzá, Taj Mahal, Abu Simbel. Il ritratto della Santa Sara, realizzato in seguito alla sua scoperta nella chiesa delle Saintes Maries de la Mer in Camargue, diventerà performance e coinvolgimento con il pubblico così come nella gran parte delle sue opere figurative.
Laureata con lode all’Accademia Albertina delle Belle arti di Torino in Decorazione, i suoi
primi docenti Nicola Maria Martino e Nino Aimone, la avvicinarono a una modalità pittorica più ampia e non esclusivamente raffigurativa. Con i Maestri Ottavio Mazzonis e Raffaele Ponte Corvo approfondisce la ritrattistica. Inoltre gli insegnanti dell’Accademia Albertina Luigi Nervo, Francesco Preverino e l’amicizia con Ezio Gribaudo saranno fondamentali per il suo percorso così come per la formazione fotografica Giorgio Avigdor e il fotoreporter Giò Palazzo. Il corso biennale della Regione Piemonte, Colore e Arredo Urbano (1991/92), ha rafforzato le competenze pittoriche imparando a fare i trompe l’oeil e le decorazioni murali con il Prof. Giuseppe Ruggeri.